Scegliere le protesi al seno

Come scegliere le protesi seno migliori?La scelta delle protesi da impiantare è uno dei momenti più importanti dell’intervento di mastoplastica additiva poiché da questo dettaglio dipende buona parte del risultato ottenuto. È il chirurgo plastico che deve offrire un consiglio professionale basandosi su elementi quali le aspettative della paziente, la situazione di partenza, lo stato dei tessuti del seno con l’obiettivo finale di ottenere un risultato il più naturale e armonico possibile.

Attualmente vi sono svariate tipologie di protesi in commercio che si differenziano per il formato, la composizione interna e il tipo di texture esterna.

Forma: le più utilizzate sono la tonda e quella a goccia. Le protesi rotonde rappresentano la scelta migliore per le donne che vogliono aumentare di poco il loro seno, oppure per coloro che vogliono ridare volume ad un seno provato da gravidanza e allattamento. La forma a goccia, detta anche anatomica, si adatta meglio ai seni piccoli e a chi ricerca un effetto del tutto naturale. Altro aspetto legato alla forma è il grado di proiezione che le protesi possono dare che può essere basso, medio o alto.

Texture: le protesi non sono tutte uguali nemmeno per quanto riguarda l’involucro. Vi sono infatti protesi lisce che risultano meno rigide e per questo poco distinguibili al tatto anche quando vengono impiantate sotto alla ghiandola mammaria. Altre protesi presentano invece una texture in rilievo che pur aumentando la rigidità garantisce un’incidenza minore di rigetto.

Composizione interna: Se esternamente le protesi sono di silicone internamente la loro composizione può variare. In commercio attualmente vi sono quelle in gel di silicone oppure quelle con soluzione salina.  Il gel di silicone strutturalmente è compatto e malleabile e con queste caratteristiche ricrea la consistenza del tessuto della mammella eliminando il rischio di fuoriuscite dannose in caso di rottura accidentale della protesi. La compattezza del rivestimento può essere scelta visto che sono prodotte in tre differenti livelli che vanno dal più morbido al più rigido.

La soluzione fisiologica, seppur meno utilizzata, ha il grande vantaggio di poter essere modificata dopo l’impianto. Tali protesi hanno in dotazione un piccolo tubo che consente al chirurgo di aumentare, o diminuire, il volume del seno anche post intervento aggiungendo o togliendo la soluzione fisiologica.

Per quanto riguarda l’aspetto della sicurezza per la salute delle pazienti recenti studi scientifici hanno dimostrato che l’intervento di mastoplastica additiva, e il conseguente inserimento di protesi nel seno, non incide in alcun modo con l’insorgenza di neoplasie alla mammella o la manifestazione di malattie autoimmuni o del tessuto connettivo.

Attualmente le maggiori case produttrici di protesi mammarie hanno esteso la garanzia dei loro prodotti rendendola illimitata, a fronte dei dieci anni per cui valeva fino a qualche tempo fa. Ciò non toglie che le protesi nel corso degli anni possano essere sostituite per rotture accidentali, rigetto o per scelta stessa della paziente.

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